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Questo rito è un passaggio simbolico e profondo che accompagna l’anima dall’ingenuità di un amore infantile, fragile e privo di responsabilità, verso la maturità di un amore saggio, solido e radicato.
Attraverso gesti rituali e intenzioni chiare, si lavora per lasciare andare illusioni, dipendenze e dinamiche immature, aprendosi invece a una relazione capace di nutrire entrambi i cuori nella libertà e nel rispetto reciproco.
È un invito a trasformare l’amore in una forza che dona equilibrio, che cresce con consapevolezza, che sa accogliere le sfide con responsabilità e che si fonda su basi autentiche: fiducia, ascolto e serenità.
Un rito che non si limita a evocare il sentimento, ma che radica la volontà di costruire un legame profondo, durevole e luminoso.
COSA FAREMO:
Attiveremo la nostra Perla della marea.
Per il rito d’amore, questa volta, invocheremo una delle energie che amo di piu’: quella dei draghi.
Nello specifico Ao Guang, il Drago del Mare che all’interno del suo palazzo di cristallo conserva la Perla della Marea.
La Perla della Marea ci permetterà di:
Vista la necessità di cambiare vibrazione attiveremo la Perla della Marea per ESSERE nell’amore e non cercarlo.
Ao Guang: Il Re Drago del Mare Orientale
Nella mitologia cinese, Ao Guang (敖广) è uno dei quattro Re Draghi del Mare, specificamente il sovrano del Mare Orientale. Questo potente essere mitologico occupa un posto rilevante nel pantheon cinese e nella tradizione culturale dell'Asia orientale.
Origini e caratteristiche
Ao Guang è uno dei quattro Draghi del Mare (insieme ad Ao Qin del Mare Meridionale, Ao Run del Mare Occidentale e Ao Shun del Mare Settentrionale). Questi draghi sono considerati divinità acquatiche che controllano le precipitazioni, i mari e le acque in generale.
Il suo palazzo di cristallo e corallo nelle profondità marine riflette la visione tradizionale cinese dei regni subacquei come luoghi di straordinaria bellezza e ricchezza. Le squame cangianti che ricordano il colore del mare profondo simboleggiano la sua connessione intrinseca con l'elemento acqua e la sua natura mutevole.
La perla della marea
Il concetto della "perla della marea" attraverso cui Ao Guang controlla i movimenti degli oceani si collega alla tradizionale credenza cinese che i draghi possiedano perle magiche (龙珠, lóngzhū). Queste perle sono considerate fonti di potere e saggezza, e spesso vengono rappresentate nell'iconografia come sfere luminose che i draghi tengono tra gli artigli o sotto il mento.
Simbolismo profondo
Ao Guang, come guardiano delle "emozioni profonde" e dei "misteri sommersi", incarna metaforicamente l'inconscio e la saggezza nascosta. L'acqua nella cultura cinese è associata all'emozione, all'adattabilità e alla profondità spirituale.
La "saggezza liquida delle acque primordiali" riflette l'antica concezione cinese dell'acqua come elemento primordiale, fonte di vita e simbolo di conoscenza fluida e adattabile, in contrasto con la rigidità.
Ao Guang nelle leggende
Nelle storie tradizionali, Ao Guang appare in diversi racconti popolari cinesi. Uno dei più famosi è quello di Nezha, un bambino divino che uccise il figlio di Ao Guang, scatenando la furia del Re Drago. Questa leggenda è stata ripresa in numerose opere letterarie e cinematografiche.
Ao Guang è anche presente nel classico "Viaggio in Occidente" (西游记), dove il Re Scimmia Sun Wukong visita il suo palazzo sottomarino per ottenere un'arma magica.
Il simbolismo di Ao Guang continua a risuonare nella cultura contemporanea come potente metafora della connessione tra il mondo fisico e quello spirituale, tra la coscienza e l'inconscio, tra il visibile e l'invisibile.
Alessandra Barbieri